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Fa piacere parlare di Quinto Airola per i molteplici aspetti che le sue opere presentano per la cristallina trasparenza dell'uomo, così leggibile e così onesto nelle sue sculture. L'attualità, la poesia, i criteri di interpretazione delle opere di Airola emergono da varie considerazioni: per il materiale di cui sono quasi interamente costituite, il ferro; per gli elementi che lo compongono, attrezzi e sagome di antiche e genuine tecnologie sapientemente modellati; per le figure e gli eventi che rappresentano, espressi con acuta e mirabile sintesi. Quinto Airola che vive a Mathi, si è dedicato alla scultura dopo una vita operativa passata a lavorare il ferro e dalla sua esperienza di lavoratore manuale e di uomo saggio ha maturato quel concetto di cultura autentico, umano, incisivo, non apprendibile dalle analitiche disquisizioni accademiche ma che proviene invece dalle vicende liete e tristi dell'esistenza filtrate da acuta intelligenza e profonda sensibilità. È la vita con i suoi fatti, le sue logiche, i suoi paradossi, i suoi dolori, le sue gioie, gli innumerevoli punti interrogativi di cui è costellata a suggerirgli le proposte da esprimere, oda rappresentare l'evidenza di problemi insoluti o risolti male. Il materiale preferito da Airola: il ferro, simbolo di concretezza, di solidità, di resistenza, di forza, il ferro estratto dalle viscere della terra da millenarie generazioni di uomini, porta con sè la storia stessa dell'umanità; gli attrezzi di antiche tecnologie artigianali o di usi domestici e semplici, contengono nella forma, nel loro progetto, specifiche funzioni ideate ed affinate da secolari esperienze. Airola usa, adattandoli alle sue sculture, questi attrezzi che portano con sè una collaudata saggezza: le figure, le forme di Airola infine raccontano con ironia, talora amara, i momenti, gli atti, gli eventi della vita così, come vengono vissuti e subiti secondo quella strana innaturale propensione a rendere difficile l'esistenza, a smorzar la gioia e che Nietzche definisce "l'inutilità della sofferenza". Dalle figure di Airola emerge nitido l'umano travaglio nel tentativo di gestire la materia, rappresentata dal ferro, nell'indirizzare l'intelligenza simboleggiata dalla logica degli attrezzi di cui sono costituite le sue sculture, nel tendere verso la gioia, come appare dal messaggio ironico che lo scultore ci trasmette con provocatoria efficacia.
Roberto Armand
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